In zona Villanova delle Grotte, sulla strada che porta a Borgo Vigant, è possibile fare una bella camminata con vista lavatoio.
Si parte dal parcheggio del punto di ristoro Terminal a Villanova delle Grotte, comune di Lusevera. La strada è asfaltata, un semplice e piacevole saliscendi, circondata dal bosco dove sono nascoste le grotte tipiche della zona. È diretta al Borgo Vigant, in comune di Nimis, dove si trova il famoso (per gli appassionati) Abisso di Vigant, raggiungibile dopo un piccolo tratto di sentiero inizialmente lastricato.
Quello che interessa a noi, però, è il lavatoio che si incontra lungo il percorso, visibile dopo meno di 1 chilometro dalla partenza.
Lo si scorge sul lato destro della strada, con tanto di cartello “Vecchio Lavatoio”. Si scende percorrendo un breve sentiero affiancato da un passamano in legno. Giunti alla base si attraversa un ponticello e la prima cosa che si nota è il cartello dei volontari che hanno ridato lustro a questo luogo:
«Gentile visitatore,
il “Vecchio Lavatoio” è stato riportato alla luce e ristrutturato dopo decenni di incuria da volontari a proprie spese con fatica e sudore. È memoria viva della storia di queste vallate. Rispettarlo e conservarlo integro è segno di amore all'ambiente ed al lavoro umano.
I volontari (L.L.R.).».
Il lavatoio è in pietra, posizionato in un'area pianeggiante libera dal bosco ed è alimentato dalle acque della sorgente Tanaloho (che significa “sul boschetto”).
L'acqua raggiunge il lavatoio grazie a un piccolo canale con gli argini irrobustiti da pietre. Qui si getta nella vasca principale, grande e che presenta su entrambi lati i piani di lavaggio. Da qui l'acqua conclude il suo percorso attraversando un'ulteriore piccola vasca, da dove esce e prosegue il suo corso in mezzo al bosco.
Fino qui venivano le donne di Villanova delle Grotte a lavare panni, indumenti e lenzuola. Un lavoro non da poco ci viene da dire!
Oggi noi possiamo permetterci di visitare questi luoghi solo per il piacere di fare trekking o brevi camminate; punti dove fermarci a riposare, a osservare questi manufatti costruiti per sfruttare l'utilità dei corsi d'acqua naturali nelle faccende di tutti i giorni.
Nome
Lavatoio Borgo Vigant
Comune
Nimis
Restauro
Sì
Struttura
Scoperto in pietra, posizionato nel bosco.
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Le grotte
La strada per Borgo Vigant permette di visitare due grotte.
La Grotta Doviza (Zajama o grotta vecchia di Villanova) è al culmine di un percorso non proprio semplicissimo. Questo tracciato si intrufola in mezzo ai boschi, praticamente tutto in salita, fra rocce e passamano o appigli realizzati per agevolare la camminata. E si arriva a questa grotta , una delle prime esplorate nella zona, nel 1876, la più lunga d'Italia fino al termine della Prima guerra mondiale. Nel 1925, con la scoperta delle grotta Nuova di Villanova, ha preso il nome di grotta vecchia per distinguere le due cavità. È una grotta consigliata solo agli speleologi per la presenza di pozzi e passaggi molto stretti e per l'intricato sistema di gallerie, in cui è facile perdersi.
Una volta raggiunto Borgo Vigant, molto piccolo e praticamente disabitato, si deve assolutamente andare sull'orlo dell'Abisso Vigant! Grazie ai lavori di ristrutturazione del 2005 è possibile visitare l'antro all'ingresso, per pochi metri, dove è stata realizzata una passerella che permette di affacciarsi all'abisso. Esso è costituito da un'ampia galleria principale con vari pozzi (il più profondo è di 96 metri e largo circa 15 metri). Dal 1896 sono iniziate le esplorazioni di grupppi di speleologi, che hanno portato “alla luce” varie gallerie. Nel 1965 uno spelosub ha dimostrato il collegamento della Grotta di Viganti (la parte più profonda dell'abisso) con la grotta Pre Oreak. La parte che possiamo vedere è impressionante per le dimensioni e, sicuramente, una camminata fino a qui è consigliata a chi ama dedicarsi al trekking e visitare questi luoghi antichi e ricchi di storia.