I lavatoi come quello che si trova a Buja, nella frazione di San Floreano, erano costruzioni piuttosto comuni nei centri abitati.
Questo lavatoio si trova lungo la roggia Grava Seconda, le cui acque derivano dal fiume Ledra dove poi ritornano, ed è situato proprio nella zona centrale di San Floreano.
Abbiamo avuto la fortuna, come si può vedere nella gallery, di essere accompagnate da una guida speciale che ci ha mostrato i dettagli del suo lavatoio preferito.
Si tratta di una lunga costruzione dell'inizio del 1900, inizialmente costituita esclusivamente dal piano di lavaggio che si affaccia sulle acque; nel tempo è stata integrata con colonne e copertura in cemento.
Il camminatoio, a cui si accede da due ingressi, si trova a un livello inferiore rispetto a quello dell'acqua; c’era quindi una certa “comodità” nella posizione che le massaie dovevano assumere per lavare i panni.
Non è difficile immaginare le donne di inizio ‘900 giungere con le ceste di bucato e approfittare per parlare fra loro e scambiarsi consigli e opinioni; i lavatoi, infatti, erano anche luoghi di incontro, non solo di lavoro.
Nel 2007 questo antico lavatoio è diventato protagonista di uno scritto in friulano del poeta Domenico Zannier, grande sostenitore delle tradizioni e della lingua friulana. Il componimento, creato dopo il restauro del lavatoio, è incentrato sul ruolo che un tempo avevano questi manufatti ed è un racconto che vale proprio la pena di leggere. Quindi se volete, il signor Gatto vi può mostrare dov'è applicata la targa e potrete così scoprire usi ormai dimenticati ma che facevano parte della vita quotidiana fino a non moltissimo tempo fa.
Nome
Lavadôr di San Florean
Comune
Buja
Restauro
Restaurato nei primi anni del 2000.
Struttura
Coperto con colonne e piano di lavaggio lungo la roggia.
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